La rete di ricerca Internet e gli studi storici

Susanna Giaccai, La rete di ricerca Internet e gli studi storici

Quante volte ad ognuna di noi è accaduto di dover dedicare parte del proprio tempo di lavoro per andare nella biblioteca della propria facoltà o in altre biblioteche della propria città o di altre città o anche di altri paesi, per compiere ricerche bibliografiche, per verificare l’esistenza di uno specifico libro o di edizioni particolari ecc. ecc.
Lo sviluppo dell’informatica dopo averci messo a disposizione, negli anni passati, dei personal computer a basso costi che utilizziamo per la scrittura, per le varie redazioni successive di un testo, per piccoli archivi di dati, per elaborare con facilità diagrammi, torte ecc. ci mette ora a disposizione con la stessa semplicità anche la possibilità di consultare dal pc del nostro tavolo di lavoro i cataloghi delle maggiori biblioteche del mondo. Ci consente anche di partecipare a discussioni collettive su specifi argomenti, a scambiare idee con colleghe che stanno dall’altra parte del mondo nel giro di qualche secondo, di copiare testi, bibliografie, relazioni, documenti immagazzinati in calcolatori sparsi ovunque, di copiare programmi, di cercare informazioni in modo semplificato, oppure in modo molto dettagliato.
Tutto questo è ora possibile con la rete telematica Internet: la rete telematica internazionale che collega tra loro centinaia di reti nazionali che a loro volta collegano tra loro centinaia di reti locali che a loro volta collegano decine di calcolatori anche di marche differenti.. Al momento attuale sono collegati in questo modo circa 750.000 calcolatori e stanno usando queste risorse circa 3 milioni di utenti di 50 paesi.
L’obiettivo di questa rete scientifica è quello di facilitare la comunicazione tra i ricercatori, di mettere in comune risorse di calcolo e risorse informative (archivi, cataloghi, periodici elettronici ecc. , rendendo trasparente all’utente finale tutti i passaggi da un calcolatore all’altro, da un sistema all’altro. Il linguaggio di consultazione è praticamente sempre uguale e, soprattutto, intuitivo: poche ore di istruzione sono sufficienti per essere in grado di navigare in questo mondo affascinante.
Una delle caratteristiche di Internet è la sua gratuità per i ricercatori: i costi della rete sono, per adesso, totalmente sostenuti dai governi e dagli organismi scientifici e il ricercatore può svolgere le sue ricerche senza costi individuali. In Italia la rete si chiama GARR (Gruppo armonizzazione reti di ricerca), è coordinata dal Ministero per l’università e la ricerca e ad essa, per ora, possono collegarsi solo le Università e gli istituti di ricerca. Attraverso i centri di calcolo universitari e le reti locali, ogni docente ha così la possibilità di accedere a Internet. (E’ una battaglia da fare quella di allargare anche altre strutture di ricerca e di informazione come le scuole e le biblioteche tale accesso).
Le risorse disponibili in Internet, e di interesse per le ricerche storiche, sono:

  • – spoglio di periodici
  • – bibliografie
  • – liste di corsi e schemi di corsi
  • – archivi full-text (per esempio: la banca dati Dante che contiene il testo completo della Divina Commedia e di tutti i commentari consultabile con ricerche full-text)
  • – liste di discussione
  • – riviste elettroniche
  • – inoltre guide generali e guide tematiche a Internet
  • ecc

Naturalmente un mondo così vasto come Internet necessita di strumenti che consentano di conoscere le risorse presenti, di localizzalizzarle, di accedervi e se possibile di copiare sul proprio pc i testi che interessano.Gli strumenti costruiti sino ad ora sono:

  • – posta elettronica: consente l’invio in pochi secondi di messaggi a corrispondenti che stanno in qualsiasi parte del mondo, purchè in possesso di un indirizzo (E-mail). Attraverso di essa si accede anche alle liste di discussione: liste tematiche cui le persone interessate si iscrivono ricevendo automaticamente, nella propria posta, tutti i messaggi inviati alla lista
  • – telnet: per collegarsi a calcolatori conoscendo il loro indirizzo e le password di accesso
  • – file transfer protocol (ftp): per copiare sul proprio pc un file presente in una base remota
  • – GopherWWW e WAIS: sono programmi che consentono di compiere la ricerca con menu guidati senza necessità di conoscere linguaggi particolari nè indirizzi specifici.

In particolare Gopher, WWW e WAIS sono la organizzazione di informazioni a livello tematico. Tutte le università americane, per esempio, hanno un gopher che indirizza verso:

  • – informazioni per gli studenti
  • – accesso alla biblioteca locale
  • – accesso a bibliografie tematiche elaborare localmente
  • – elenchi e indirizzi di docenti
  • – accesso a documentazione governativa
  • ecc. e poi attiva collegamenti con tutti gli altri gopher e con tutte le altre biblioteche del mondo.

Grazie alla disponibilità dell’Istituto di documentazione giuridica di Firenze, adesso anche le storiche italiane hanno un gopher, il “Gopherdonna” costruito da Annarita Buttafuoco e me, con la collaborazione dell’Unione femminile nazionale di Milano, la Società italiana delle storiche, il patrocinio dell’Università di Siena.
Si tratta di un accesso guidato a:

  • – guide alle risorse Internet nel campo della storia e della storia delle donne
  • – cataloghi on line di biblioteche italiane e straniere
  • – liste di discussione specifiche
  • – History network
  • – soggettari di Internet (per ora ancora in sperimentazione)
  • – i vari accessi Women’s studies dei Gopher delle principali Università americane
  • – riviste elettroniche di storia

Non esisto niper ora accessi in linea con biblioteche specializzate e centri donna italiani (è per questo in corso un progetto CEE) e quindi di queste strutture stiamo inserendo un indirizzario.
Se è stato relativamente facile individuare e legare al Gopherdonna gli accessi che contengono informazioni relative ad archivi esteri, in Italia in questo campo siamo indietro di molti anni. Sono scarsissire le risorse informative su supporto magnetico e ancora più scarse quelle consultabili in remoto.
Dobbiamo quindi costruire pezzo per pezzo questa rete con per far circolare l’informazione in Italia, ma anche per far conoscere all’estero quanto qui viene elaborato.
L’obiettivo è la messa a disposizione delle ricercatrici di:

  • – informazioni sulle ricerche in corso: temi, problemi, metodologie, strumenti ecc
  • – informazioni su iniziative varie: seminari, convegni, incontri
  • – bibliografie specifiche
  • – novità librarie
  • – attivazione anche di help per studiose straniere relativamente a informazioni su biblioteche, archivi, centri di documentazione italiani
  • – ecc. ecc.

E poi ampliando il campo (se ci saranno le risorse), si potranno trovare anche notizie su altre problematiche, come il lavoro, i diritti, la salute ecc.
Si tratta, come è evidente, di un lavoro che può avere successo solo se vede la collaborazione di molte donne convinte che sia essenziale condividere le informazioni, le esperienze, le idee, i progetti e che dedichino quindi a questo obiettivo una parte, anche piccola, del proprio tempo.
Per accedere alla rete Internet, sono sufficienti un personal computer, un modem (del costo dalle 230.000 lire in su), e soprattutto l’accesso ad un centro di calcolo. Il Gopherdonna è consultabile all’indirizzo gopher.idg.fi.cnr.it utilizzando un gopher-client oppure navigando dal gopher della propria università fino al gopher dell’IDG – Istituto di documentazione giuridica CNR di Firenze, oppure effettuando la ricerca con il programma Veronica.

edito in Agenda della Società Italiana delle Storiche, n. 10-11, 1994, pp. 80-82